Moby Dick 1

MOBY DICK

video animazione  Antonio Panzuto
disegni  Antonio Panzuto
suoni  Alessanro Tognon
montaggio  Giovanni Beni
post-produzione video  Movie Company Mestre

DURATA 21 MINUTI

APPUNTI DI SCENOGRAFIA

MOBY DICK
È stato anche uno spettacolo

Il racconto e la vicenda si stendono sempre e comunque sul mare e il mare è l’artefice del dramma, autore della follia, creatore di ossessioni persecutorie e visive. Il rollio continuo e lo sguardo costantemente proiettato verso l’infinito orizzonte, la solitudine del pensiero che si arrovella su se stesso alla ricerca di una motivazione di vita, le onde che trasportano i pensieri lontano, le tempeste interiori che sono così uguali a quelle marine, il cielo sopra di noi così uguale e continuo: tutto questo è MOBY DICK, fantastica epopea dei pensieri e della solitudine.

LA SCENOGRAFIA racconta del mare e delle ossessioni, delle visioni.

La scena è quindi un mare, grande profondo blu che avvolge il lettore- narratore ACHAB
In scena lui solo, immerso nell’azzurro, a raccontare e la nave, sola che si muove tra le onde in un costante e ossessivo rollio, sempre uguale inutile folle.

E poi alcuni orizzonti che cambiano, trasformando i cieli in paesaggi onirici, fortemente pittorici, astrattamente espressivi, grigi, tempestosi, arancioni, azzurri, e le visioni sono trasformate in film di animazioni, immagini disegni segni figure ricordi che invadono la mente, proiettati su grande schermo vela sul cielo aperto alla memoria.

Racconta dei pensieri di Achab, di quello che vede o meglio che non vede ormai, delle onde che sono il suo tormento, segni dei suoi ricordi, ricordi di qualcuno che ha abbandonato, della sua donna di suo figlio, è un racconto per immagini che segue il racconto delle parole, senza sovrapporsi e lasciando al testo raccontato il ruolo di guida e alla tensione drammatica e la balena, mostro e tormento? Non ci sarà lei ossessione di sempre.


IMMAGINI