Figura atipica nel panorama teatrale italiano, Antonio Panzuto è un demiurgo gentile, un artista della scena che sfugge alle etichette con sorridente discrezione. Le sue macchine teatrali sono abitate da oggetti e figure azionate a vista tramite grovigli di fili mescolando legni e metalli, corde e tessuti, produce visioni secondo i segreti dettami di una drammaturgia pittorica che procede per affinità e corrispondenze più che per nessi logici o narrativi.

2016: Premio Le Maschere del Teatro Italiano, Miglior Scenografia Il Deserto dei Tartari
2020: Premio Associazione Nazionale Critici di Teatro, Miglior Scenografo

 An atypical figure in the Italian theatre outline, Antonio Panzuto is a gentle demiurge, a scene artist escaping from labels with a smiling discretion. His theatrical machines are inhabited by objects and characters moved by an entanglement of wires. By mixing wood and metal, ropes and cloth, the artist gives birth to visions that follow the secret dictates of a pictorial dramaturgy that proceeds by affinities and correspondences rather than by logical or narrative connexions
2016: Le Maschere del Teatro Italiano Award, Best Scenography The Desert of the Tartars
2020: National Theatre Critics Assocition Award, Best Scenographer
 Antonio Panzuto est une figure atypique dans le panorama théâtral italien, un démiurge gentil, un artiste de la scène qui échappe aux étiquettes avec une discrétion souriante. Ses machines théâtrales sont habitées par des objets et des figures actionnés à découvert par des enchevêtrements de fils. En mélangeant des bois et des métaux, des cordes et des tissus, l’artiste produit des visions suivant les lois secrètes d’une dramaturgie picturale qui lui est personnelle et qui procède par affinité et correspondance, plutôt que par des liens logiques ou narratifs

2016 : Prix Les Masques du Théâtre Italien, Meilleure Scénographie Le Désert des Tartares
2020 : Prix de la National Theatre Critics Association, Meilleur Scénographe

TUTTA L’ARIA CHE PUOI

Inaugurazione venerdì 8 marzo ore 18:00

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Dall’8 al 23 marzo, presso gli spazi espositivi della Libreria Minerva di Padova

“Dipinti, disegni, assemblaggi di carattere scultoreo, installazioni: il lavoro dell’artista, funzionale o meno all’evento scenico, tocca da sempre diverse modalità e campi espressivi.
Anche quando pensate per il teatro, l’immagine e la forma ricevono alla loro nascita un’autonoma, e molteplice, facoltà di significare, che ne determina il puro valore artistico.

Nelle opere scelte per i particolari spazi della Libreria Minerva si alternano rappresentazioni di luoghi e di corpi, contrassegnate da un marcato nitore stilistico.
Alle distese, profonde suggestioni spaziali determinate dalla pittura fanno da contraltare le energie vibranti degli assemblaggi di metalli arrugginiti, cui Panzuto dona forma danzante.
La leggerezza dell’aria percorre percettivamente le superfici di carte disegnate con il carboncino, scompigliando tra i capelli teste femminili oscurate dall’ombra e trasformandole in “paesaggi” agitati dal vento.

Allestita nella penombra dell’ultima sala sotterranea, accesa dai bagliori di luci al neon, un’installazione costruita con brani di materiale scenico concluderà il percorso espositivo, lasciando nella memoria del visitatore l’immagine di un notturno urbano, verosimile eppure immaginato.
L’apertura dell’esposizione precede di pochi giorni quella del più ampio progetto Qui da noi il tempo non c’è, organizzato dal Comune di Padova e pensato da Antonio Panzuto per il Centro culturale Altinate San Gaetano. Le due mostre, che registrano entrambe il contributo curatoriale di Nicola Galvan, conservano tuttavia carattere distinto, in ragione delle diverse tipologie di lavoro presentate e del rapporto peculiare con gli spazi che le ospitano.”

Informazioni

Ingresso libero
tutti i giorni dal lunedì al sabato

Libreria Minerva


QUI DA NOI IL TEMPO NON C’È

Inaugurazione giovedì 14 marzo ore 18:00

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Dal 14 marzo al 28 aprile, presso il Centro Culturale Altinate San Gaetano di Padova

A cura di Nicola Galvan

  Scarica la presentazione

Attraverso la presentazione di lavori di carattere pittorico, plastico e installativo la mostra intende raccontare l’esperienza creativa dell’artista di origine campana, scenografo tra i più apprezzati del panorama teatrale italiano.

Il lavoro di Panzuto crea una relazione peculiare con la scrittura di scena, attraverso una combinazione poetica di pittura, luce e originali assemblaggi di tipo scultoreo, ottenuti in molti casi con l’uso di materiali ‘poveri’ o di recupero. Questi vengono sovente mossi e animati sul palcoscenico direttamente dal loro creatore: divenendo parte dello spettacolo nel corso del suo svolgersi, Panzuto infrange l’aspetto illusorio della rappresentazione, conducendola verso il territorio dell’azione performativa.

Anche se creati di volta in volta in funzione di un diverso allestimento teatrale, i materiali scenici presentati nella mostra sono depositari di una multiforme facoltà di significati e sono perciò in grado di determinare “eventi” percettivi ed emozionali sempre nuovi, che si dispiegano in ragione del contesto narrativo in cui vengono inseriti: dai profondi orizzonti dipinti, simili a grandi fondali, agli elementi scenografici tridimensionali; dai possibili personaggi immaginati in un copione, richiamati da sculture antropomorfe, alla presenza dell’autore, percepibile in una serie di autoritratti ove la sua identità è soggetta a un processo di misteriosa trasfigurazione.

Ideata da Antonio Panzuto, l’esposizione Qui da noi il tempo non c’è è curata da Nicola Galvan, con il supporto di Decima 1948.
Parte integrante del progetto è un catalogo che, realizzato con la collaborazione del regista Alessandro Tognon, verrà reso disponibile al pubblico in occasione dell’apertura della mostra.


Informazioni

Ingresso libero
martedì-domenica 9.00-19.00; lunedì 15.00 – 19.00 (festività comprese)

Si ringrazia il settore Cultura e Turismo del Comune di Padova


NEWS


7-24 febbraio Rugini in mostra
23 febbraio Il Frigorifero Lirico,
Brescia

13 febbraio
Teatro del Parco Bissuola
Mestre (VE)

4 febbraio
Artificerie Almagià,
Ravenna

5 dicembre
Convitto Palmieri
Lecce

9 novembre
Auditorium Istituto Alcmeone
Crotone

5-6-7 novembre
Ex convento Agostiniani
Lecce

27-28-30-31 ottobre
Ridotto Teatro Verdi
Padova

10 ottobre
Teatro San Giorgio
Valle San Giorgio di Baone (PD)

9-10-11 giugno
Andersen Festival
Sestri Levante (GE)

2-3-4-5 maggio 2023
ore 10.00
Atelier Panzuto, Padova

14 aprile 2023
ore 18.00
Teatro Nuovo di Pisa

19 febbraio 2023
ore 16.00
Teatro a L'avogaria, Venezia
Teatro Comunale di Cormons (GO)

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PREMIO ASSOCIAZIONE NAZIONALE CRITICI DI TEATRO 2020

“Allo scenografo Antonio Panzuto,

artigiano e raffinato poeta della scena,

pittore, scultore artefice di drammaturgie pittoriche

create con materiali semplici


 

Monografia in uscita!


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https://www.thescenographer.org/antonio-panzuto-scenografo/

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